Un modo alternativo e sicuro di comprare casa può essere quello della partecipazione ad un’asta giudiziaria, per mezzo della quale l’immobile del debitore viene venduto al miglior offerente.
Qualsiasi persona o società, tranne il proprietario del bene, può liberamente presentare una offerta di denaro.
Ecco in breve i motivi che possono rendere conveniente optare per questa modalità di investimento immobiliare:
. il prezzo di aggiudicazione può essere (e spesso lo è) inferiore al valore commerciale della casa;
. la perizia, che fotografa lo stato di fatto e di diritto dell’immobile, è sempre visionabile;
. la casa viene acquista libera da qualsiasi gravame (ipoteche, pignoramenti e sequestri conservativi), a seguito dell’ordine di cancellazione del giudice.
Ecco, inoltre, ciò di cui si deve preoccupare chi è intenzionato all’acquisto della casa messa in asta:
. eventuali debiti verso il condominio per spese condominiali insolute (queste non vengono “cancellate” dal giudice ma saranno a carico dell’acquirente);
. eventuale occupazione del bene da parte di altro soggetto diverso dal debitore;
. stato di fatto dell’immobile (visionabile tramite accesso in loco insieme al custode giudiziario).
E’ possibile altresì richiedere un mutuo ipotecario per ottenere la provvista per il pagamento del prezzo al quale ci si è aggiudicati la casa. E’ bene, tuttavia, prendere per tempo i contatti con l’istituto di credito, in quanto il mutuo andrà stipulato al più tardi alla scadenza del termine per il saldo del prezzo (60 giorni dall’aggiudicazione definitiva della casa).
In conclusione, occorre sapere che, qualora l’offerente sia coniugato in regime di comunione legale dei beni, l’acquisto interesserà anche l’altro coniuge, a meno che non intervenga prima dell’aggiudicazione una convenzione notarile di separazione dei beni.